Perché utilizzare la gascromatografia?
La gascromatografia (GC) è un tipo di cromatografia ampiamente utilizzata in chimica analitica. E’ adatta a separare e analizzare i composti (gas o liquidi) che possono essere introdotti nello strumento tramite un iniettore, senza decomporsi all'elevata temperatura preimpostata per l’analisi. La gascromatografia viene utilizzata per determinare la purezza di una sostanza o per la separazione e identificazione di diversi componenti di una miscela gassosa o liquida.
Sebbene la tecnica presenti alcuni limiti, l'utilizzo della gascromatografia comprende evidenti vantaggi rispetto ad altre tecniche cromatografiche:
- Migliore risoluzione - I picchi possono essere risolti più facilmente con le tecniche di GC rispetto ad altri metodi cromatografici come la cromatografia su strato sottile (TLC). Le condizioni di analisi possono essere modificate in modo da ottimizzare la risoluzione dei picchi. La GC è adatta per analizzare anche miscele incredibilmente complesse, come il fumo.
- Miglioramento della velocità di analisi - I parametri strumentali possono essere facilmente ottimizzati affinchè l'analisi di un campione possa essere completata nell'arco di pochi minuti, il che evita lunghe attese. La risoluzione ottimale può essere raggiunta rapidamente con la GC.
- Maggiore scelta di campioni grazie al controllo della temperatura - La scelta delle specie adatte per l’analisi in GC è molto ampia e comprende tutti gli analiti volatili che non si degradano alla temperatura di analisi in forno.
- Completamente quantitativo - Il sistema utilizzato dalla gascromatografia fornisce dati più precisi rispetto ad altre tecniche, rendendola una tecnica affidabile per l’analisi quantitativa.
- Più sensibile - Rivelatori specifici possono identificare e quantificare analiti in concentrazioni decisamente più basse rispetto ad altre tecniche, grazie all’elevata sensibilità della gascromatografia.
- Analisi non distruttiva - La GC è una tecnica che generalmente permette l’analisi del campione in modo non distruttivo grazie alla tipologia dei rivelatori utilizzati nei gascromatografi, come i rivelatori fotometrici a fiamma e i rivelatori a conducibilità termica.
- Scelta della colonna - Ci sono diverse tipologie di colonne disponibili (impaccate e capillari) che possono essere utilizzate, da scegliere in considerazione dell’affinità dei componenti da rilevare con la fase stazionaria.
- Capacità software - La GC dispone di una serie di funzionalità software avanzate. In funzione dei segnali elettrici di ciascuna molecola, il software elabora i dati ottenuti affinché il cromatogramma ne consenti l'interpretazione migliore. Ciò conferisce alla gascromatografia un netto vantaggio rispetto alle tecniche più tradizionali, poiché le maggiori capacità di analisi dei dati permettono di ottenere risultati migliori e più accurati.
- Riutilizzo delle colonne - Le colonne utilizzate negli esperimenti di gascromatografia possono essere riutilizzate, riducendo notevolmente i costi operativi delle analisi. Tuttavia, devono essere conservate correttamente, in conformità alle istruzioni del produttore.
- Archiviazione dei risultati e delle registrazioni - In TLC, le piastre solide possono degradarsi nel tempo, poiché la durata di conservazione dei risultati è limitata a meno che non vengano digitalizzate. Invece, i dati prodotti dal software degli strumenti gascromatografici possono essere conservati a tempo indeterminato.
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FAQ
Come funziona la gascromatografia?
Qual è il principio della gascromatografia?
Quali sono i tipi di cromatografia?
Quali composti possono essere determinati mediante gascromatografia?
In che modo la purezza del gas di trasporto influenza le prestazioni dell'analisi gascromatografica?
Quale tecnica di separazione per quale composto?
Quali sono i diversi gas vettori che possono essere utilizzati in gascromatografia?
Qual è la differenza tra la gascromatografia e la cromatografia liquida?
Quali sono le precauzioni di sicurezza da adottare quando si utilizzano i gas in gascromatografia?
Che ruolo ha la fase mobile nella cromatografia?