Qual è il ruolo della fase mobile nella cromatografia?
La fase mobile svolge un ruolo importante nella cromatografia, soprattutto nella separazione dei componenti all’interno del campione. In questo processo, gli analiti vengono trasportati attraverso la colonna verso il rivelatore.
Nella cromatografia liquida (LC o HPLC), la fase mobile è costituita da una soluzione che viene iniettata nella colonna cromatografica. I composti disciolti in questa fase vengono separati in base alla loro diversa interazione con la fase stazionaria, con tempi diversi di ritenzione (tale separazione si basa sulla loro diversa natura chimica e fisica).
Nella gascromatografia, la fase mobile è un gas che viene iniettato nella colonna cromatografica. I composti disciolti nel gas vengono separati in base alla loro diversa affinità per la fase stazionaria e per il gas carrier.
La scelta della fase mobile in uso dipende da diversi fattori, per la maggior parte:
- La differente tipologia dei composti da separare
- La polarità della fase mobile
- La polarità dei composti
Una corretta scelta della fase mobile può migliorare di gran lunga la risoluzione analitica e la selettività delle separazioni.
Esistono diversi tipi di fasi mobili utilizzate a seconda delle esigenze e della natura dei composti da separare. I tipi più comuni includono:
- Soluzioni acquose: utilizzate nella cromatografia in fase liquida, talvolta presentano degli additivi nella formulazione che ne modifica la polarità per migliorare la separazione dei composti.
- Soluzioni organiche: utilizzate nella cromatografia in fase liquida, sono spesso utilizzate per effettuare la separazione di composti lipofili o idrofobi.
- Soluzioni in forma gassosa: utilizzate nella gascromatografia, servono a trasportare i composti presenti nel gas verso il rivelatore. I gas comunemente utilizzati includono Elio, Azoto e Idrogeno.
- Miscele di fasi mobili: possono essere utilizzate nella cromatografia in fase liquida per separare composti di polarità intermedia. Le miscele di fasi mobili possono anche essere utilizzate per ottimizzare la separazione dei composti in base al loro carattere polare.
Nella gascromatografia (GC), la fase mobile è generalmente un gas inerte, come Azoto, Elio o Argon. I gas inerti sono utilizzati come fase mobile nella tecnica GC poiché sono chimicamente neutri, ossia non reagiscono con i composti da separare. Si tratta di un metodo che permette di garantire un'efficace separazione dei composti del campione e di ottenere un alto grado di riproducibilità dei risultati. I gas inerti hanno anche punti di ebollizione relativamente bassi, il che ne facilita l'uscita dalla colonna cromatografica.
Evitare qualsiasi contaminazione da impurità nel gas carrier è essenziale per permettere di ottenere risultati affidabili. Ecco perché Air Liquide ha sviluppato una gamma ALPHAGAZ™ dedicata alla cromatografia con controllo rigoroso delle potenziali sostanze contaminanti.
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FAQ
Come funziona la gascromatografia?
Qual è il principio della gascromatografia?
Perché usare la gascromatografia?
Quali sono i tipi di cromatografia?
Quali composti possono essere determinati mediante gascromatografia?
In che modo la purezza del gas di trasporto influenza le prestazioni dell'analisi gascromatografica?
Quale tecnica di separazione per quale composto?
Quali sono i diversi gas vettori che possono essere utilizzati in gascromatografia?
Qual è la differenza tra la gascromatografia e la cromatografia liquida?
Quali sono le precauzioni di sicurezza da adottare quando si utilizzano i gas in gascromatografia?