Quali proprietà chimiche e fisiche devono avere i gas carrier?
Per essere efficaci, i gas carrier o gas di trasporto in uso nella gascromatografia (GC) devono soddisfare determinati requisiti e condizioni in materia di proprietà chimiche e fisiche.
Le caratteristiche chimiche e fisiche importanti per i gas carrier includono:
- Solubilità: il gas carrier deve essere sufficientemente solubile nelle fasi stazionarie per far sì che la separazione avvenga in modo efficace.
- Inerzia: il gas carrier si definisce sufficientemente inerte quando non reagisce con il numero di composti da analizzare.
- Pressione parziale: la pressione parziale del gas carrier deve essere sufficientemente elevata per poter garantire la sicurezza di un flusso adeguato attraverso la relativa colonna cromatografica.
- Purezza: il gas carrier deve essere puro per evitare il pericolo di interferenze nelle analisi.
- Stabilità termica: il gas carrier deve essere stabile alla temperatura della colonna cromatografica per evitare la presenza di disturbi del segnale.
Il gas vettore più comunemente utilizzato nei sistemi cromatografici è l'Elio, poiché soddisfa le misure e i requisiti necessari. Tuttavia, è possibile utilizzare anche altri gas di trasporto (partendo dall’Azoto, passando per l’Idrogeno fino all’Argon), in base all’insieme di requisiti specifici richiesti che presentano le analisi.
In sostanza, i gas carrier svolgono un ruolo chiave nella gascromatografia (GC) nel trasportare il campione (mezzo) attraverso la colonna (a una temperatura potenzialmente elevata, da 300 a 350 °C), in cui per interazione con la fase stazionaria avviene la separazione degli analiti secondo le loro diverse caratteristiche e quantità. La caratteristica di essere chimicamente inerte è fondamentale per evitare qualsiasi reazione con i componenti del campione (miscela di diversi analiti) e dunque, al termine dell’analisi, interferenze sul risultato finale.
Poiché le colonne capillari disponibili in commercio e hanno portate inferiori e le temperature del forno e della colonna sono piuttosto elevate (>300 °C), la qualità dei gas carrier è molto importante.
I gas più comuni sono l'Elio, l'Argon, l'Azoto e l'Idrogeno. Attualmente, il più utilizzato è l'Elio, in ragione delle sua inerzia chimica. Anche l'Idrogeno ha una bassa reattività, ma è un gas infiammabile. Entrambi consentono un'ottima velocità e separazione dei componenti e tempi di ritenzione. La scelta di quale gas carrier utilizzare dipende dalla composizione del campione (contenuto) e dalla sua potenziale interazione con lo stesso.
Occorre inoltre tenere conto del fatto che i differenti metodi cromatografici si basano su uno specifico gas di trasporto. In sostanza, prima di prendere una decisione è importante verificare il metodo convalidato.
Gas vettore |
Vantaggi |
Svantaggi |
Elio |
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Idrogeno |
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Azoto |
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FAQ
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Qual è il principio della gascromatografia?
Perché usare la gascromatografia?
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