Air Liquide per l’empowerment femminile: il progetto Women Mentoring con il Politecnico di Milano

08/04/2022

intervista a domenico santoro sull'iniziativa women mentoring di air liquide

Donne e STEM: un binomio sempre più comune sul quale permangono ampi margini di miglioramento, sia in ambito scolastico che professionale. Secondo un sondaggio IPSOS pubblicato in occasione dell’ultima Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza, in Italia il 54% delle adolescenti è incuriosito dalle materie scientifiche ma solo il 22% decide di iscriversi ad una facoltà STEM. Si tratta di un segnale che testimonia quanto queste discipline, seppur appassionanti, vengano spesso percepite ancora come “poco adatte” per delle ragazze. In ambito  professionale, le donne che lavorano in contesti tecnico-scientifici sono solo il 15,6% delle occupate (dati EIGE, 2020). 

La collaborazione tra aziende e università può contribuire a colmare il gap esistente, attraverso iniziative che promuovano una maggiore consapevolezza tanto nella scelta del percorso di studi, quanto in fase di avvicinamento al mondo del lavoro. Women Mentoring, il progetto organizzato da Air Liquide in collaborazione con il Career Service del Politecnico di Milano e dedicato alle studentesse magistrali di ingegneria, si pone proprio questo obiettivo.

Scopriamo di più sull’iniziativa e sul ruolo di una cultura inclusiva in azienda insieme a Domenico Santoro, HR Director di Air Liquide Italia.

Perché avete deciso di partecipare a Women Mentoring?

La consapevolezza che l’inclusione porta diversità a beneficio della performance aziendale è globalmente sempre più  elevata ma, nel  contesto a orientamento fortemente tecnico di Air Liquide, non riusciamo ancora a raccogliere un adeguato numero di  candidature per sviluppare la nostra cultura in tal senso: dobbiamo fare in modo che più donne si propongano al mondo del lavoro in ambito STEM. Women Mentoring per noi significa questo: contribuire all’empowerment femminile, favorire il processo di crescita e sviluppo delle partecipanti, arricchire la loro capacità di leadership.

In altre parole, aiutarle ad acquisire maggiore consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità così che possano affrontare al meglio il passaggio dalle aule universitarie al contesto aziendale, una delle tappe più significative del  percorso di crescita.

Quale valore attribuite all’attività di Mentoring, su cui si basa l’iniziativa?

Il mentoring rappresenta secondo noi una modalità efficace e coerente per raggiungere gli obiettivi previsti dall’iniziativa: si tratta, per definizione, di un’esperienza di apprendimento che stimola lo sviluppo personale e professionale. Quattro nostri manager, nelle vesti di mentor, condivideranno la loro esperienza lavorativa ponendosi come role model e offrendo alle allieve degli spunti di riflessione sulle tante opportunità di carriera possibili.  Allo  stesso tempo, partendo da BeActEngage, il nostro modello di competenze aziendale, trasmetteranno anche le abilità e i nostri valori distintivi di cui le allieve potranno fare tesoro in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro. 

Un mondo del lavoro in cui, sempre più spesso, si sente parlare di “diversity”: qual è l’approccio di Air Liquide a questa tematica?

La diversità rappresenta per noi una priorità e un valore. Concretamente, ciò si traduce in una marcata attenzione alla creazione di team diversificati, dove il concetto di “diversity” è inteso a 360° - dall’età, alla nazionalità, dalla disabilità al genere.

Proprio rispetto al genere,  promuoviamo l’uguaglianza in ogni ambito e livello organizzativo: entro il 2025, puntiamo a raggiungere la quota del 35% di donne che ricoprono  ruoli manageriali e professionali (+5% rispetto al 2020). Un obiettivo  che per noi non rappresenta un punto di arrivo ma un’importante tappa nel nostro percorso verso luoghi di lavoro sempre più inclusivi.

A questo proposito, sono molto orgoglioso del numero crescente di percorsi al femminile  sviluppati nella nostra filiale italiana a tutti i livelli e in ogni ruolo, anche in quelli più tecnici. Un segnale positivo che ci motiva a rafforzare ulteriormente l’impegno in questa direzione.

Favorire la diversity significa anche sviluppare e consolidare una cultura dell’inclusione in azienda. Come portate avanti questo obiettivo?

Ci impegniamo costantemente a promuovere la cultura dell’inclusione. Attraverso gesti semplici e quotidiani e tramite iniziative più strutturate accomunate dall’obiettivo di abbattere le barriere spesso legate a stereotipi sociali che purtroppo ancora oggi influenzano le scelte lavorative e gli ambienti di lavoro.

L’elemento chiave per rafforzare sempre più una cultura inclusiva è il coinvolgimento diretto delle nostre persone. Offriamo momenti di ascolto, riflessione e condivisione sviluppati in collaborazione con professionisti, associazioni e enti specializzati in questi ambiti. Solo per citare qualche esempio, abbiamo recentemente lanciato un’indagine per raccogliere punti di vista ed esperienze sul tema della discriminazione e della diversità di genere a cui farà seguito un focus group per identificare e attivare azioni concrete. Nei mesi scorsi, invece, abbiamo organizzato incontri dedicati alla sensibilizzazione rispetto agli stereotipi e alla managerialità inclusiva. Un ventaglio di iniziative per riflettere sul tema dell’inclusione, affinché sia sempre più radicato in azienda e nelle azioni quotidiane di tutte le nostre collaboratrici e i nostri collaboratori.