
Inquinamento atmosferico da plastica: cosa sappiamo?
01/03/2021

L’inquinamento da plastica rappresenta, a livello mondiale, una minaccia per l’ambiente, ma che dire della sua presenza in atmosfera? Il laboratorio francese Interactions Moléculaires et Réactivité Chimique et Photochimique1 e l’Istituto di Chimica di Clermont-Ferrand2, sotto la supervisione del CNRS3 e l’associazione Expédition 7e Continent stanno unendo le proprie competenze per rispondere a questa domanda. L’obiettivo: ottenere una migliore comprensione degli impatti di questo tipo di inquinamento atmosferico sugli ecosistemi e sulla salute umana.
Inquinamento da plastica
La produzione di plastica è cresciuta in modo esponenziale da quando è avvenuta la sua industrializzazione negli anni '50. Tuttavia, gran parte della plastica è utilizzata per progettare oggetti dotati di una vita breve, ed è stato fatto molto poco per affrontare il tema della gestione del fine vita di questi oggetti. Diversi studi recenti hanno dimostrato che l'intero pianeta è affetto da inquinamento da plastica.
Una volta nell’ambiente, i detriti di plastica vi rimangono. Si frammentano e si consumano per effetto delle radiazioni solari e di limiti meccanici, formando delle nanoparticelle. La presenza di queste particelle microscopiche è preoccupante, poiché sono in grado di interagire con gli organismi posti a valle della catena alimentare.
8 miliardi |
6 miliardi |
80% di questi |
plastica prodotta |
sono diventate rifiuto |
si trova in |
Trasporto in atmosfera della plastica
La presenza di plastica in ambienti lontani dalle attività umane suggerisce che questo materiale può essere presente nell'atmosfera e trasportato su lunghe distanze. Il team di ricercatori guidato da Alexandra Ter Halle, del laboratorio Interactions Moléculaires et Réactivité Chimique et Photochimique (IMRCP) ha sviluppato un nuovo e innovativo approccio di analisi multidimensionale per:
- il rilevamento
- la quantificazione
- la caratterizzazione fisico-chimica delle particelle di plastica.
Parallelamente, l’Istituto di Chimica di Clermont Ferrand (ICCF) sta sviluppando metodi di campionamento atmosferico e descrivendo i sottoprodotti di plastica solubile presenti nell'aria.
Queste analisi sono effettuate su campioni raccolti:

1) Sulla sommità del vulcano Puy de Dôme (Auvergne - Francia centrale): precipitazioni (pioggia, neve), aerosol e nubi.
Il network di osservatori atmosferici di Cézeaux-Opme-Puy de Dôme dell’Observatoire de Physique du Globe di Clermont-Ferrand (OPGC) è riconosciuto a livello internazionale per le sue ricerche sugli aerosol e sui gas a effetto serra.
La partecipazione della Fondazione Air Liquide
La Fondazione Air Liquide sta contribuendo al lavoro di ricerca finanziando apparecchiature di analisi e stipendi dei membri del gruppo di ricerca.
1 Laboratory of Molecular Interactions and Chemical and Photochemical Reactivity of Toulouse (South of France)
2 Institute of Chemistry of Clermont-Ferrand (Central France)
3 The French National Centre for Scientific Research