Gli impianti di condizionamento

Sul mercato sono disponibili varie tipologie di impianti di condizionamento con caratteristiche e funzionalità differenti a seconda delle singole esigenze. Nonostante sia una tematica a noi familiare, spesso c'è della confusione nel distinguerne le varie declinazioni. Di seguito si approfondiranno nel dettaglio per cercare di fare chiarezza sull'argomento.

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Impianti di condizionamento

Il termine impianto di condizionamento è mutuato dal termine inglese “air conditioner”, un termine omnicomprensivo usato per nominare gli impianti che permettono di modificare la temperatura, regolare l’umidità degli ambienti, la circolazione e la purezza dell’aria.
Prima di tutto però è importante distinguere tra condizionatori e climatizzatori.
I condizionatori raffreddano solamente l’aria, mentre non forniscono altre funzionalità autonome come il ricambio o il ricircolo d’aria, né deumidificano l’ambiente.
I climatizzatori permettono il riciclo, il filtraggio e la purificazione dell’aria, in più sono in grado di deumidificare e, in alcuni casi, anche riscaldare l’ambiente indoor.

Caratteristiche principali degli impianti di condizionamento

Una prima distinzione a proposito degli impianti di condizionamento è la seguente:

A freddo: per raffreddare l’aria il sistema usa solitamente un generatore di energia frigorifera che utilizza un fluido refrigerante. L’aria calda viene aspirata, convertita in aria fredda e rimessa in circolazione.
A caldo: per il riscaldamento, gli impianti di condizionamento a caldo sono alimentati da un generatore termico che produce un fluido termovettore caldo. Il generatore può essere una caldaia – che può far funzionare l’impianto solo a caldo –, oppure una pompa di calore. In quest’ultimo caso l’impianto può funzionare sia a freddo che a caldo.

I sistemi di condizionamento si distinguono anche in base al “fluido termovettore” utilizzato per trasportare e distribuire l’energia termica prodotta dal generatore. Il fluido termovettore può essere aria, acqua o un fluido refrigerante. Riguardo al fluido termovettore, quindi, gli impianti si classificano come: impianti ad aria, impianti ad acqua, impianti a fluido refrigerante.

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Tipologie principali di impianto di condizionamento

In base alle funzionalità, alle caratteristiche e alle tecnologie integrate è possibile riconoscere diverse tipologie di impianto di condizionamento: fissi, portatili, con tecnologia on-off (che alterna periodi di attivazione a periodi di disattivazione della macchina, a seconda della temperatura presente all’interno del locale), con tecnologia inverter (che consente di regolare in continuazione e automaticamente la potenza e la velocità di funzionamento del climatizzatore), monosplit (composto da una singola unità di refrigerazione interna, collegata ad una sola unità esterna) o multisplit (fornito di due unità di refrigerazione interne, collegate anch'esse ad una singola unità esterna). Tutti questi si differenziano per caratteristiche come la potenza, il sistema di filtraggio dell’aria, il funzionamento (i più completi sono quelli a sistemi radianti che diffondono il calore per irraggiamento, rendendo più uniforme la temperatura nel locale), la classe energetica, il livello di rumorosità. il design e i costi.

Detrazioni fiscali, risparmio energetico e agevolazioni

Per l’acquisto e la posa di un nuovo condizionatore è possibile usufruire di importanti agevolazioni fiscali se l’intervento prevede la sostituzione del vecchio dispositivo e il montaggio di un apparecchio nuovo di ultima generazione a bassi consumi.

Inoltre, per gli impianti di condizionamento ad alta efficienza è possibile usufruire di importanti detrazioni, qualora venga sostituito il vecchio impianto durante una ristrutturazione edilizia, oppure in caso di installazione di un condizionatore a pompa di calore per sostituire l’impianto di climatizzazione esistente.