Air Liquide accoglie con favore il riconoscimento di Callisto come Progetto europeo di Interesse Comune

15/04/2024

Air Liquide accoglie con favore il riconoscimento di Callisto come Progetto europeo di Interesse Comune

Air Liquide ed Eni, insieme a Snam e altri partner, stanno sviluppando Callisto (CArbon LIquefaction transportation e STOrage), un progetto transfrontaliero tra Francia e Italia volto a realizzare una  filiera completa per la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio della CO2 nell'Europa sud-occidentale.

Confermato nella lista dei Progetti di Interesse Comune pubblicata l'8 aprile sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea, Callisto potrà ora candidarsi al Connecting Europe Facility Fund (CEF), lo strumento finanziario dell'Unione Europea che supporta lo sviluppo di infrastrutture transfrontaliere per l’energia o i trasporti inclusi la ricezione, il trasporto e lo stoccaggio di CO2.

Il progetto Callisto consentirà la decarbonizzazione dei bacini industriali di Fos-Marseille e della valle del Rodano, in Francia, nonché dei distretti industriali di Ravenna, Ferrara e Porto Marghera nel Nord Italia, supportando le industrie ad alta intensità carbonica (come cementifici, fertilizzanti, acciaierie, raffinerie, ecc.) nella riduzione delle emissioni di CO2.

In qualità di coordinatore, Air Liquide apporterà la sua esperienza e le sue tecnologie proprietarie sull’intera catena del valore della CCS per contribuire al progetto Callisto. La CO2  catturata dai bacini industriali francesi e italiani verrà aggregata e raccolta negli hub di esportazione di CO2 situati in entrambi i paesi, quindi trasportata via mare o tramite i gasdotti onshore di Snam all'hub CCS di Ravenna, dove sarà stoccata permanentemente nei giacimenti offshore di gas esauriti di Eni nel mare Adriatico.

Sfruttando l’ampia capacità di stoccaggio dei giacimenti offshore di gas esauriti gestiti da Eni presso l’hub CCS di Ravenna, solo in Italia il progetto intende raccogliere, trasportare e stoccare fino a 4 milioni di tonnellate all’anno di CO2 entro il 2030, con possibili ulteriori espansioni (dopo il 2030) fino a 16 milioni di tonnellate all’anno, per consentire la decarbonizzazione delle industrie hard-to-abate. Ravenna CCS avrà uno sviluppo graduale. L'avvio della Fase 1 è previsto nel 2024, con lo stoccaggio della CO2 catturata dalla centrale a gas di Eni di Casalborsetti, vicino Ravenna. Per quanto concerne la Fase 2, è previsto che l’infrastruttura sia pronta per gli operatori industriali in Italia nel 2027; seguiranno gli sviluppi in Francia, nel 2029.