Fanghi attivi, decantatore, trattamento dei fanghi
Air Liquide, società specializzata nel settore dei gas e leader nel trattamento dei fanghi, spiega concretamente l'interesse verso i trattamenti dei fanghi attivi. Le acque di scarto industriali inquinate e le acque reflue vengono convogliate in impianti di depurazione per essere trattate e reimmesse nel sistema a seguito della rimozione dei contaminanti in esse contenuti. Il processo più antico si basa sul ricorso ai fanghi attivi.
Funzionamento degli impianti a fanghi attivi
Il funzionamento di questo tipo di impianto si basa sul trattamento biologico. I fanghi sono una miscela naturale di terra e un tipo particolare di specie organiche. Questi flocculanti agiscono secondo due azioni principali: nutrirsi (di materia organica) e riprodursi.
I fanghi contenenti materiali che mirano a nutrirsi vengono posti in un bacino di aerazione con un volume compreso tra 3 e 15 grammi per litro di acqua reflua. Questi si nutrono delle particelle inquinanti e a tal fine viene loro fornito ossigeno (O2) per dare loro energia. Trascorso il tempo necessario, le acque reflue e il fango vengono indirizzati verso un chiarificatore, detto anche decantatore.
Questo decantatore consente la sedimentazione del sul fondo e all'acqua di rimanere in superficie, favorendo l’eliminazione dei microrganismi contaminanti. L'acqua trattata verrà reimmessa in natura o rinviata alle industrie. Il fango sarà invece recuperato e smistato. Il 70% dei fanghi in uscita dal decantatore sarà messo in ricircolo nello stesso impianto di depurazione, mentre il restante 30% totale sarà costituito da fanghi formati da una concentrazione importante di elementi riproduttivi. Questi fanghi verranno sottoposti a un trattamento per riportarli nelle condizioni tali per cui possono essere nuovamente inviati nel bacino di aerazione.
Air Liquide, specialista dei gas e leader nel trattamento dei fanghi, spiega i vantaggi del trattamento con fanghi attivi. Le acque reflue industriali e domestiche vengono portate in impianti di trattamento delle acque reflue per essere trattate e reintrodotte nell'ambiente naturale. Il processo più antico è l'uso di fanghi attivi.
Vantaggi e svantaggi degli impianti a fanghi attivi
Questi impianti offrono il vantaggio di essere semplici, poiché prevedono solamente due fasi (aerazione e decantazione) e occupano poco spazio. Si tratta di una soluzione inizialmente più cara, ma redditizia sul lungo termine.
Le vasche di aerazione e le vasche di ossidazione sono l’elemento principale per il processo di depurazione delle acque; i fiocchi di fango in esse contenuti, rappresentano i microrganismi che vanno a degradare le sostanze organiche e dunque a depurare le acque. I passaggi successivi vedono poi il transito dei fanghi ad una fase di sedimentazione del liquame, per separare i fiocchi di fango dal refluo trattato. Durante questa fase i fanghi cosiddetti secondari sono costituiti principalmente da sostanze batteriche che vanno a comporre una biomassa, formata da sostanze solide in sospensione , biodegradabili o non e particolarmente ricchi di azoto.
Questa soluzione è anche sufficientemente sicura rispetto alle sue affini, in quanto riduce la quantità di materiale da verificare e rende un'esecuzione di controlli e misurazioni più accessibile. Questa soluzione presenta inoltre il vantaggio di essere la scelta più ecologica, non esposta ai disagi classici degli impianti di depurazione e dei classici spurghi, come la formazione di cattivi odori, né ai disagi abituali (mosche, ecc.).
Un significativo inconveniente di questa soluzione rimane tuttavia la manutenzione. Infatti, se non avviene una verifica costante e rigorosa, l'impianto rischia maggiormente di subire un default con la conseguenza del non rispetto dello smaltimento ai parametri di legge vigenti.
Le diverse industrie che utilizzano questo trattamento
Questa tipologia di impianto è presente in pressoché tutti i settori e disponibile per tutti gli utilizzi. Ne sono dotate infatti tutte le industrie che nei loro processi produttivi utilizzano l'acqua, essendo vietato lo scarico delle acque reflue industriali in natura. I principali utilizzatori italiani operano nei settori, food&beverage, cartario, automotive, petrolchimico, tessile…..
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